lunedì 1 ottobre 2012

Mamme si diventa. Nonne pure. Suocere si nasce.

Ho due bimbi. Cuccioli. Me li gestisco e spupazzo io, con il prezioso ausilio di tanto in tanto della mia speedy-mamma. Il ringraziamento di cuore è tatuato sulla mia pelle.

Però.

Foto da Web
Però, come dicevo, mamme si diventa, non si nasce imparate, nessuno te lo insegna se non i tuoi bimbi, giorno dopo giorno, errore dopo errore, successo dopo successo. La mia speedy-mamma sembra invece nata per essere la nonna perfetta, segue le nostre indicazioni senza prevaricare, si adatta con un sorriso più o meno smagliante a quelle che sono le nostre scelte, anche se talvolta non le condivide. Diciamo però che ci sono dei giorni, delle situazioni, in cui tutta questa condiscendenza risveglia prematuramente la suoceritudine che c'è in me, che c'è in ognuna di noi - e che salterà inevitabilmente fuori a tempo debito se avete dei figli maschi. Se considerate che sono anche bionda, beh, il quadro disastroso è perfetto! Ecco perché nella mia fase da mamma ho già atteggiamenti da futura suocera nei confronti però della mia, di mamma. Un garbuglio. E com'è possibile tutto ciò?? E' possibile perché talvolta è estremamente complicato scindere il proprio ruolo di figlia al cospetto della propria madre, quando si tratta di gestire i propri figli. Perché noti il movimento impercettibile del sopracciglio che scatta verso l'altro quando rimproveri la tua creatura per un capriccio. Ma come, la volta scorsa per lo stesso motivo avrei dovuto sgridarlo, stavolta l'ho fatto e non andava bene? E via di questo passo, con innumerevoli esempi. Io la chiamo suoceritudine, voi magari vi accontentereste di 'insofferenza', ma essendo mamma di maschi, beh, il riferimento alla 'suocera' ci sta, ha quel certo non so che, quella sfumatura in più che chi condivide la mia situazione forse può comprendere e apprezzare.


Questo è uno spaccato dei miei pomeriggi, delle mie giornate in preda a urla, corse, nasi che colano e strisciate di moccio sui pantaloni rigorosamente ad altezza-nano, macchie indelebili sui vestiti (i miei, ovviamente), pianti e sorrisi, litigi e riappacificazioni. La mammitudine è uno stato dell'essere da cui non si scappa, ma vi assicuro che è una condizione migliorabile... almeno spero!

Simona

2 commenti:

  1. ehh,cara sapessi quant'è lungo e difficile lo"studio x essere mamme" anchexchè,appunto,i figli poi tendono a sentirsi mamme delle vecchie mamme ed allora è il mento più difficile...continuare ad essere mamme come sempre.;-))) credimi è questo essere mamme vere!io sono la mamma "mostro"x le mie figlie xchè x loro facevo spese"mostruose";-DDD

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  2. Un macello, non se ne esce!!! :D Ma teniamo duro, giusto???

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