martedì 16 ottobre 2012

...e Dio creò La Settimana Enigmistica

Accade un venerdì mattina, all'udienza delle 9, che il giudice entri in aula tacchettando nervosamente su un paio di decolletè nere, mentre la gonna a fiori sembra non poterne più di quel movimento ondulatorio e sussultorio. Così come gli occhiali che vanno su e giù spettinando i capelli. 
Entra inveendo contro chissà quale collega che non interpreta correttamente la norma. Quella norma in cui la concordanza tra il sostantivo e il suo aggettivo la dice lunga: "maschile singolare con il maschile singolare, femminile singolare con il femminile singolare. Altrimenti il legislatore avrebbe usato i due sostantivi al singolare e l'aggettivo al maschile plurale. Chè poi, questa prevalenza del maschile, anche nella lingua italiana, me la devono spiegare".
E il giudice ci tiene tanto a spiegarla lei, mentre i poveri avvocati intorno al tavolo (fortunatamente tutte donne) sanno già che dovranno assecondarla se vorranno tornare a casa ad un'ora decente.
"Gli uonimi non ricordano che sono stati creati dal fango. Dio prese questa materia informe, con tutto quello che c'era dentro al momento (insetti, detriti, sporcizia...) e modellò l'uomo. Poichè questo gli faceva una certa premura, sentendosi solo, Dio lo addormentò, così potè fare la donna con calma e la fece da una costola dell'uomo, quindi da materia già nobilitata, mica dal fango!"

Il ragionamento non fa una piega. Ne converrete anche voi e, in fin dei conti, gli uomini lo sanno.
Qualche tempo fa, mentre farfugliavo qualcosa in una bella giornata di sole, un uomo, non capendo assolutamente niente del mio ragionamento, mi disse: 
"Questa è la dimostrazione che Dio, in un momento di distrazione, si sbagliò e, al posto di creare la donna, creò La Settimana Enigmistica: rebus e anagrammi inpossibili da decifrare"
Probabilmente è così. La nobiltà della materia ci relega al ruolo di eterne incomprese.
D'altra parte, si sa, gli uomini sono esseri semplici, noi "dolcemente complicate".

Poi ci sono donne che hanno il nome di un fiore. Il vento le scuote, perdono qualche petalo sotto la pioggia e pensi che stavolta non potranno resistere alla tempesta. Eppure l'indomani le trovi ancora al loro posto, sotto il sole, che sporgono la testa da una pozzanghera perchè "non andiamo via, ma nascondiamo del dolore che scivola: lo sentiremo poi"...

(foto da web)

Forse, pur nella loro semplicità e diversità, è proprio questo che gli uomini amano delle donne, bionde o brune che siano, e un uomo semplice, a volte, riesce persino a finire il cruciverba.

(Alla mia cara Or e al suo Mauro)
Lilla, l'altra metà di Narcysa
 

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